La Nascita del Comune

Ultima modifica 19 aprile 2022

Dalla nascita del Comune ad oggi
 
Cellole nasce come nuovo Comune della provincia di Caserta il 21 febbraio 1973 
con la delibera n°7173 della Legge Regionale Campana e inizia la sua attività comunale il 2 aprile 1975. 
Tale Legge Regionale fu dichiarata incostituzionale nel 1981 con la sentenza della Corte Costituzionale n°204181 del mese di dicembre 1981; sentenza annullata, poi, dalla Legge Regionale n°033/82 del 20 luglio 1982 con la ricostituzione del Comune. 
La vicenda, sinteticamente enunciata, si svolge in un periodo di tempo piuttosto breve attraverso varie fasi: il 15 giugno 1975 si svolgono le prime elezioni amministrative alle quali segue nel dicembre 1981 la sentenza di revoca emessa dalla Corte Costituzionale. 
Nell'aprile del 1982, però, si indice un referendumsu tutto il territorio comunale di Sessa Aumnca a favore o contro l'autonomia del neo Comune di Cellole; la conseguente vittoria dei "SI" permette che il 27 settembre 1982 si indicano le elezioni amministrative. 
Il Comune di Cellole comprende quella parte dellapiana del Garigliano che risulta limitata a Ovest e a Sud dal mare Tirreno e a Nord e ad Est dai territorio del Comune di Sessa Aurunca. 
Il suddetto territorio, situato in posizione splendida perché geograficamente custodito e protetto dalla catena dei monti Aurunci a Nord, dalla mole del vulcano spento di Roccamonfina ad Est, dalla catena del monte Massico a Sud e dalla distesa infinita del mar Tirreno ad Ovest. è sempre stato abitato e coltivato fin dai tempi più remoti, salvo in alcuni ben definiti periodi storici, per la fertilità della tena, la presenza di una falda freatica superficiale affiorante e l'ottima esposizione orografica. 
Le importanti opere di presa sul fiume Garigliano hanno permesso di derivarne le acque e distribuirle nei campi con una fitta rete di canali consentendo la coltura di ortaggi, legumi, alberi da frutta e coltivazioni industriali. 
Il centro urbano di Cellole, che si trova a circa metri 20 sul livello del mare, è posto tra il canale " trentapalmi " e il " rivo d'Auria " in un'area pianeggiante di origine vulcanica, sulla provinciale che unisce l'Appia alla Domiziana, in una zona posta al controllo delle strade provenienti dalle valli interne. 
Detto territorio presenta un andamento piano-altimetrico ondulato verso N.E. che si và lentamente rilevando verso Roccamonfina, mentre ad Est è protetto dalla catena del Massico. 
Vi si accede dalla SS n07Domiziana (7 quater) al h.7 750 coprendo una distanza di km. 1,500, dalla SS Appia a Nord al h.164 470 coprendo una distanza di km. 2,500, a Sud al km. 169 240 coprendo una distanza pari a h. 5,500, e dalla SS 430 Valle del Garigliano, il cui tracciato attraversa dal h.35 il centro urbano. 
La climatologia locale presenta una temperatura media nel mese di gennaio di gradi C. 8,60 e nel mese di luglio di gradi C. 22,18, con una media annuale di precipitazioni di mm. 900-1300 e un' umidità relativa media di 61,50%. 
I possedimenti del comune di Cellole. come abbiamo descritto, sono compresi nella distesa pianeggiante, degradante fino al litorale, inclusa tra il Monte Massico, il massiccio montuoso di Roccamonfina e il fiume Garigliano all'interno di un confine artificiosamente ritagliato sulla carta geografica in occasione dell'avvenuto distacco dall'originario Comune di Sessa Aurunca.
Il suo territorio ha una superficie complessiva di ha 3.300 (kmq 33) con una zona costiera turistica (Baia Felice) di 1.400.000 mq. 
Nell'ultimo censimento del 20 ottobre 2001 risulta residente una popolazione di 7.307 abitanti che, nel periodo estivo, aumentano di almeno altre 30.000 unità. 
Prima di tali date storiche Cellole faceva parte del Comune di Sessa Aurunca insieme alle altre 23 frazioni che, ancora oggi, formano il territorio del suddetto Comune. 
E' naturale, quindi, che da sempre Cellole ha avuto in comune con Sessa e con il territorio circostante la storia e le vicende che, durante i secoli passati, hanno coinvolto i suoi abitanti. 

Nota bibliografica: CAPOMACCIO C. “Pagus Cellularum” Storia di un popolo e di un territorio.

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